Impianti case passive
La casa passiva è una costruzione caratterizzata da un involucro estremamente performante in termini sia di benessere abitativo che di fabbisogni energetici. In questo tipo di edificio vengono curati tutti i dettagli per eliminare ogni possibile causa di mancato comfort come il gradiente termico, la velocità dell’aria negli spazi abitati, la cattiva qualità dell’aria.
Questa tipologia di edificio implica un forte legame tra l’involucro edilizio e l’impiantistica installata ed è così performante che, in linea di principio, può essere riscaldato con la sola quantità di aria movimentata a fini igienici dal sistema di VMC anche nei giorni di carico termico massimo, garantendo il massimo comfort termoigrometrico.
Pertanto la parola passivo non deve far pensare ad un edificio privo di impianti di riscaldamento o raffrescamento, ma ad un edificio dotato di un sistema che sfrutta il vettore energetico più economico, ovvero l’aria.
Quindi l’idea è: scaldare e raffrescare mediante il sistema di VMC. Evidentemente si tratterà di un sistema caratterizzato da potenze estremamente contenute, ma che sia molto flessibile nell’utilizzo come può essere soltanto un impianto ad aria.
Una delle condizioni necessarie per poter definire un edificio passivo è che il carico termico massimo non sia superiore a 10 W/m2 ed il fabbisogno termico annuo non ecceda i 15 kWh/(m2a). Tale valore non è casuale ed è legato proprio ad un limite fisico: quello di poter fornire l’energia necessaria all’edificio esclusivamente mediante un sistema di ventilazione meccanica controllata che funzioni alla minima portata possibile necessaria per la corretta ventilazione igienica dell'edificio stesso e nel rispetto di scrupolosi parametri di comfort.
Le esigenze di chi abita un edificio passivo non sono differenti da quelle di chi ne occupa uno di tipo tradizionale: in entrambi i casi tutto il sistema edificio impianto deve concorrere a mantenere le condizioni di comfort termoigrometrico e di qualità dell’aria ambiente a livelli ottimali. La differenza sta nel modo di raggiungere lo stesso risultato. L’edificio passivo, essendo molto meno influenzato dalle condizioni termiche esterne, grazie alle caratteristiche dell’involucro edilizio, fa lavorare molto meno la parte impiantistica per raggiungere i livelli di comfort.
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